Un colpo di genio

Lazzardo: nato da un azzardo

Concepito a metà settembre del 2019 quando, in prossimità della vendemmia del Moscato, mi è venuta in mente l'idea di fare un azzardo.

Il Lazzardo è un vino bianco da uve di Moscato Bianco, un vitigno a bacca bianca molto diffuso nella provincia di Asti, vinificato secondo la classica vinificazione in bianco.

La prima annata di produzione è stata il 2019. La decisione di produrre un vino bianco è nata a metà settembre quando ero in prossimità della vendemmia del Moscato. Ho avuto la possibilità di degustare qualche tipologia di questo vino e ne sono rimasto piacevolmente sorpreso, comprendendone inoltre il potenziale ed ho pronunciato subito la frase "faccio l'azzardo": da qui poi l'idea del nome del vino “Lazzardo”.

Lazzardo bottiglia

Un vino bianco secco a base Moscato, assolutamente non dolce. Così, nel giro di 2-3 giorni ho scelto tra i miei terreni piccole zone, filari interi o porzioni di filare da dedicare alla coltivazione, fatto analisi per valutare lo stato di maturazione delle uve e controllato se avessero le caratteristiche idonee (zuccheri, acidità, PH ecc..).

La superficie del vitigno Moscato in azienda è di 1 ettaro, presente in 3 zone diverse dello stesso anfiteatro dove ci sono gli altri ettari di proprietà. La vigna scelta è del 1980 con esposizione sud-est; la parte centrale della vigna è caratterizzata da un suolo con maggior contenuto di sabbia, molto drenante, con bassa vigoria delle viti e grappoli più piccoli e meno compatti, la parte alta (più in piano) è caratterizzata da un suolo con un maggior contenuto di argilla, con maggior disponibilità di acqua, una bella ed equilibrata vigoria delle viti, grappoli più compatti e di dimensioni maggiori.

La scelta di selezionare e utilizzare queste diverse micro aree mi ha permesso di avere uve da una parte più mature e meno acide e dall'altra uve leggermente meno mature ma con maggior acidità. Di conseguenza si ottiene così un vino con gradazioni tra i 12 e 13 gradi alcolici, con una bella freschezza data dall'acidità e una bella struttura. Questo mi consente di affinarlo in legno dai 7 ai 10 mesi e, a seconda dell'annata, di conferirgli maggior struttura, rotondità e un'evoluzione variegata di profumi, ma in particolare conferire al vino una continua evoluzione e longevità.

Il risultato è un vino secco a base Moscato molto intrigante da bere sia per aperitivo, con piatti a base di pesce crudo e cotto, sia e con piatti di carni bianche.

L'azzardo continua con la nuova etichetta

Ho voluto continuare la filosofia dell’azzardo con la decisione di rinnovare l’etichetta di questo vino e renderla completamente diversa da tutte le altre dei miei vini: un azzardo di nome di fatto! Tutto il lavoro in vigna, l’azzardo impulsivo e la filosofia dietro a questo vino si sono concretizzate in una nuova veste grafica grazie alla collaborazione con due fratelli e artisti milanesi: i Bonora Brothers. Mattia e Stefano Bonora che, dopo un incontro conoscitivo, hanno compreso appieno il mio concetto del “Lazzardo” e hanno lavorato insieme per creare un’etichetta in perfetta sinergia con i loro talenti (calligrafia e illustrazione) ed il carattere del mio vino.